Minori, la camera ratifica la convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori .Riconosciuta la kafala, l’affido previsto in ordinamenti islamici
(TMNews) Roma, 25 giugno – L’Aula della Camera ha approvato con 422 voti a favore e 22 contro il testo di ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996 sulla responsabilità genitoriale e la protezione dei minori.
Il ddl di ratifica adegua l’ordinamento interno ai principi della Convenzione, in particolare per dare una veste giuridica alla kafala, istituto analogo all’affidamento familiare, previsto come unica misura di protezione del minore in stato di abbandono negli ordinamenti islamici.
Nei Paesi che ispirano la propria legislazione ai precetti coranici non esiste rapporto di filiazione diverso dal legame biologico di discendenza che derivi da un rapporto sessuale lecito. La legge islamica, inoltre, vieta l’adozione.
Per evitare che figli senza genitori restino del tutto sprovvisti di tutela, il diritto islamico prevede un istituto di derivazione dottrinale, tramite il quale è garantita la protezione ai minori orfani, abbandonati o, comunque, privi di un ambiente familiare idoneo alla loro crescita. Per effetto della kafala un adulto musulmano (o una coppia di coniugi) ottiene la custodia del minorenne, in stato di abbandono, che non sia stato possibile affidare alle cure di parenti, nell’ambito della famiglia estesa.
La kafala è in sostanza un affidamento che si protrae fino alla maggiore età.
“Questo istituto giuridico del diritto islamico – ha osservato Sandra Zampa, deputata Pd – garantisce ai minori privi di genitori e in stato di abbandono le necessarie forme di protezione e tutela in sostituzione di quelle familiari.
La ratifica arriva con un ritardo davvero colpevole e mette fine a una discriminazione assurda tra bambini che neppure le recenti norme per la parificazione tra figli avevano potuto colmare.
In questo modo si rende giustizia non solo ai diritti dei minori, il cui superiore interesse dovrebbe ispirare sempre il legislatore e il decisore politico, ma si rende più europeo il nostro paese che arriva tra gli ultimi a fare ciò che altri in Europa hanno fatto anni fa. Esprimiamo dunque la nostra soddisfazione per questo risultato da tempo atteso da tanti”.